Disposizioni sull'uso di cellulari e dispositivi elettronici di connettività

Il telefono cellulare è ormai un oggetto d’uso presente tra i giovani e i giovanissimi. In particolare, lo smartphone non è solamente un telefono, ma è uno strumento dotato di valenze tecnologiche che lo rendono utile in ambiente di apprendimento e sotto la guida del docente. Lo smartphone può essere utilizzato con finalità didattiche - esplicitamente previste dal Piano Nazionale Scuola Digitale (fotocamere, video, messaggistica, internet, ecc.) - sotto la supervisione del docente.

Il  PNSD del  MIUR, infatti,  promuove l'uso scolastico dei dispositivi elettronici per la connettività, quali smartphone a tablet, in linea con gli specifici scopi didattici, per l'apprendimento, la progettazione, l'acquisizione di informazioni e documenti, la comunicazione veloce di informazione nell'ottica di una comune crescita culturale e formativa.

Tanto premesso, resta fermo che l’uso del cellulare a scuola con finalità diverse da quelle sopra-citate è vietato. Lo ha disposto il Ministro dell’Istruzione (Direttiva 15 marzo 2007 e 30 novembre 2007), impegnando tutte le scuole a regolamentarne l’uso in quanto esso, oltre a configurarsi come una grave mancanza di rispetto verso l’insegnante, costituisce una infrazione disciplinare che comporta l’applicazione di sanzioni più o meno gravi.

In ogni caso, preso atto del fatto che molti alunni sono in possesso di tale strumento, il telefono cellulare nell’ambiente scolastico (aule, corridoi, bagni, cortile…) deve essere tenuto spento.

E’ tassativamente vietato riprendere immagini o filmare compagni o docenti con i videotelefonini (si fanno presenti le gravi conseguenze connesse alla diffusione di immagini altrui senza l’acquisizione delle dovute autorizzazioni nel rispetto della normativa vigente). 

Maggiori dettagli nel documento in allegato

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